Domenica
Domenica è sempre domenica, anche a Porta Palazzo. E alla domenica, a Porta Palazzo, c’è il mercato abusivo. Oggi mancava qualcuno, però: tutti quei frequentatori abituali del mercato incappati nelle retate della settimana e finiti in carcere o al Cpt, e mancavano pure Marco e Fabio, rinchiusi alle Vallette per aver cercato di cacciare i fascisti dal quartiere sabato mattina.
Se ne è parlato molto, al mercato abusivo, di queste assenze. Ci sono state discussioni, racconti e pure discorsi infuocati e applausi. Qualcuno ha fatto notare che domani, nei sotterranei del Tribunale, dal pulmino che arriva dalle Vallette, Fabio e Marco probabilmente scenderanno incatenati agli stessi ferri e in fila proprio con quel ragazzo del quartiere che all’alba di venerdì è stato svegliato nel suo letto da una squadra di Vigili urbani che per chiedergli i documenti hanno pensato bene di buttar giù la porta. Saranno incatenati assieme, e saranno giudicati dallo stesso giudice: ad ognuno trarne un po’ di teoria, per lo meno riguardo a come si vive in alcuni quartieri di Torino.
Dopo qualche ora di chiacchiere, proprio nel momento in cui il sole caldissimo di questa domenica era al massimo, un gruppone di amici e solidali con gli arrestati si stacca dal mercato e comincia a percorrere la piazza in un piccolo corteo improvvisato. Una ottantina di persone, qualche striscione, molti slogan. La polizia, che fino a quel momento aveva fatto capolino ogni tanto per vigilare sulla situazione, è presa in contropiede e perde un sacco di tempo per organizzarsi, così il corteo prende la strada del centro. Via Milano, il Municipio, via San Francesco d’Assisi, via Bertola: si sfila sotto il sole urlando che ai fascisti e ai razzisti non si deve lasciare alcuno spazio e che alla guerra tra poveri bisogna saper scegliere la guerra di classe. Ma poi la polizia arriva, affannata, con il solito corredo di scudi e manganelli, si schiera e non lascia più avanzare nessuno. Sono preoccupati, gli uomini in divisa, che si incroci qualche banchetto elettorale e che l’ennesimo gazebo finisca a testa in giù. I manifestanti non sono abbastanza per sfondare, lo sanno bene e non ci provano neanche. Del resto, affermano ad alta voce ridendo, le occasioni per far tacere i fascisti non mancano mai e basta solo un po’ di buona volontà per saperle cogliere.
Ancora un giro in una affollatissima via Garibaldi e poi tutti di nuovo a Porta Palazzo. Domenica il prossimo mercato abusivo, e da oggi a domenica una settimana intera per difendersi dalla propaganda dei razzisti e per contrattaccare.