Gradisca, il giorno dopo
Questa foto è stata scattata nell’ospedale di Goriza, intorno a mezzogiorno di oggi, il giorno dopo la rivolta al Cie di Gradisca, e ritrae uno dei feriti del massacro di ieri. Dai racconti dei reclusi emerge come al massacro abbiano preso parte sia poliziotti in assetto antisommossa, inviati in mattinata prima della perquisizione\mattanza, sia soldati dei contingenti presenti nel centro. Al momento non sono note le condizioni del ragazzo fotografato, qualcuno già ieri parlava della possibile perdita dell’occhio.
Nel frattempo, il sindacato di polizia Sap denuncia ”errori di progettazione” nel Cie di Gradisca, che faciliterebbero azioni di protesta da parte dei reclusi. Il sindacato chiede quindi di ”valutare concretamente altre possibilita’ quali la chiusura del Cie e la sua totale conversione in centro di accoglienza richiedenti asilo”. Per il Sap, ospitare è più facile che trattenere. Certo, aggiungiamo noi. Ma demolire è più efficace che giocare con le parole.