Ritorno nei Cie

joy_banner1.jpgDi fronte alla mobilitazione partita a Como, ma anche a Brescia e a Mantova per ostacolare il rientro dentro ai Centri delle rivoltose di Corelli, gli uomini di Maroni hanno deciso di anticipare le mosse, “scarcerando” le recluse nel pieno della notte e dribblando così i solidali.

Di nuovo Cie, dunque, per Joy, Debby, Hellen, Florence e Priscilla. Oggi sarebbe dovuto “uscire” pure Mohammed, che come sapete ha preferito uccidersi nella sua cella di San Vittore per evitare di passare ancora sei mesi in gabbia.

Intanto, i solidali che si erano piazzati a Como ad aspettare Joy ed Hellen si stanno muovendo verso il Cie di via Corelli, a Milano, dove è previsto un presidio per le 12. A Torino, invece, l’appuntamento è per le 21 di oggi, di fronte al Cie di corso Brunelleschi.

Non sappiamo se i trasferimenti delle cinque siano ancora in corso o si siano già concludi. Da quello che sappiamo, le destinazioni sono: Milano, per Priscilla; Torino, per Debby; Roma, per Florence ed Hellen; Modena, per  Joy.

Ascolta il resoconto della mattinata raccolto questa mattina da Radio Blackout…

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2010/02/trasferite-nottetempo.mp3]

…e quelli raccolti da Radio Onda Rossa e Radio Onda d’Urto.

 

 

Scioperi nei Centri. Parallelamente alle iniziative fuori, stanno partendo anche delle mobilitazioni all’interno dei Centri. A Roma da questa mattina una parte dei reclusi è in sciopero della fame, e pure a Torino – dove il Centro oramai è raddoppiato e dove Abdel Aziz e un altro recluso sono già in lotta da una settimana – si sono uniti alla protesta.

 

Aggiornamento ore 13. In via Corelli a Milano è in corso un rumorosissimo presidio, tenuto a distanza dalla polizia che ha chiuso la strada che porta al Centro. I solidali sono una settantina, e battono contro i guard-rail. Anche a Modena è previsto un presidio, per le 14,30 di oggi.

Aggiornamento ore 13,30. All’arrivo del pranzo, i reclusi di via Corelli hanno buttato le scodelle in aria e indetto uno sciopero della fame: il cibo del Centro lo mangeranno i piccioni. Anche a Bari in alcune sezioni i reclusi sono in sciopero.

Ascolta la diretta col Cie di Milano:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2010/02/12-febbraio_sciopero-a-milano.mp3]

 

Aggiornamento ore 19,30. Il presidio di Milano si è chiuso dopo un paio d’ore di battiture con un piccolo corteo. A Modena il presidio è stato partecipato, ed i reclusi hanno risposto ai saluti dei compagni. Si è scoperto che già all’ora di pranzo Joy ha visto il giudice che ha convalidato il trattenimento nel Cie. A Roma, i solidali hanno annunciato un presidio per domani fuori dalle gabbie di Ponte Galeria. A Torino prosegue lo sciopero della fame anche per cena, e ancora non si hanno notizie di Debby.

 

Aggiornamento ore 21.00. Di fronte al Cie di Torino si radunano una quartantina di antirazzisti, decisi a salutare Debby e i reclusi in sciopero della fame. La musica, le battiture, i fuochi d’artificio accendono gli animi dei prigionieri, che cominciano ad urlare e a salutare entusiasti e rabbiosi. Il presidio si sposta lungo corso Brunelleschi, dall’angolo con via Lancia fino a quello con via Monginevro: oramai che i lavori di raddoppio sono terminati e i reclusi trasferiti nelle nuove sezioni devono cambiare anche le abitudini della protesta. Dopo un po’, da oltre il muro, si vede salire una colonna di fumo denso: sono materassi che bruciano, a più riprese. La polizia e i soldati si fanno vedere, minacciosi, nel corridoio che separa le gabbie, ma poi mandano avanti i crocerossini, che con un idrante spengono le fiamme e poi minacciano i reclusi. Intanto fuori si continua con la musica, coi discorsi al microfono e si attaccano manifesti, fino a quando, intorno alle 23.00, si smonta tutto. Poi, con uno striscione, i presidianti bloccano via Monginevro e cominciano a dirigersi verso il muro di cinta del Centro: solo a quel punto la Celere si schiera e blocca loro il passo. Ne segue un blocco della strada di molti minuti, con uno strano balletto tra celerini schierati sempre sul punto di perdere la pazienza e solidali un po’ sbeffeggianti in mezzo alla via, prima su una carreggiata, poi sull’altra, poi di sbieco ed infine sul marciapiede. Il presidio questa volta si scioglie davvero, con i celerini sempre schierati che pedinano da lontano i compagni che si allontanano per controllare che tutti se ne vadano, e per davvero.

Ascolta una delle dirette dal presidio di Torino:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2010/02/materassi.mp3]

 

 

 

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