La cura

Ricordate quando vi dicevamo che dentro ai Centri la Croce Rossa è talmente indaffarata a tenere chiusi a chiave i prigionieri, a lucrare sui subappalti, a gestire la vita e i ritmi delle gabbie da non aver più tempo per il servizio di infermeria? Ebbene, guardate un po’ cosa ci è piovuto dal cielo ieri pomeriggio, durante un fittissimo scambio di palline da tennis farcite di messaggi tra i reclusi e un gruppone di partecipanti alla giornata contro al Cie del 10 luglio:

le cure della croce rossa

Sì, avete letto bene. Ad un recluso ammalato d’asma Baldacci e la sua banda stanno somministrando un farmaco scaduto da più di due anni. I nostri lettori abituali certo non si stupiranno, perché questa non è una roba eccezionale od isolata dentro ai Centri, e non ce ne stupiamo noi. Ci stupiremmo anzi se i crocerossini di guardia in corso Brunelleschi ce ne dessero per una volta una qualche spiegazione plausibile, e siamo abbastanza sicuri che faranno scena muta come al solito: loro hanno le spalle ben coperte e si possono permettere di fare un po’ quello che vogliono. Del resto, sono più due anni che ci debbono spiegare come è morto, esattamente, Hassan.

Qui sotto, alcuni degli altri messaggi arrivati durante l’iniziativa.

consolato 2

consolato

libertà

merci

mes frères

E leggi uno dei volantini distribuiti.

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