Fuga a Lamezia
«Due extracomunitari ospiti del Centro identificazione ed espulsione di Pian del Duca, in attesa di essere rimpatriati nei loro Paesi, sono riusciti a fuggire. Hanno eluso la sorveglianza approfittando di un momento di confusione provocato dagli stessi immigrati che hanno inscenato una protesta ieri intorno alle 13. I due marocchini hanno superato il recinto facendo perdere le loro tracce nelle campagne circostanti. Immediatamente sono scattate le ricerche. Sul posto di rinforzo agli agenti della polizia e dell’esercito del servizio di sorveglianza del Cie sono arrivati i rinforzi per la ricerca degli evasi. Sul luogo anche carabinieri e Fiamme gialle che in coordinamento con le altre forze dell’ordine hanno predisposto all’esterno della struttura una vasta cintura di sicurezza per evitare la fuga di altri immigrati e di consentire agli addetti alla sorveglianza di reprimere la piccola rivolta durata un paio d’ore. Durante la sommossa, sono stati danneggiati alcuni servizi igienici. Per la ricerca degli evasi sono state allertate tutte le forze di polizia sul territorio. Le operazioni sono coordinate dal capo del commissariato lametino Pasquale Barreca, dell’attività investigativa si occupa il responsabile della squadra di polizia giudiziaria Saverio Mercurio. Quella di ieri è la settima evasione messa a segno dagli immigrati e la prima di quest’anno. Quattro sono state impedite dall’intervento delle forze di polizia, tre sono finite con la fuga degli extracomunitari. Complessivamente gli immigrati scappati dal centro sono 13, tre sono stati rintracciati.»
Aggiornamento 10 agosto. A detta dell’ineffabile Raffaello Conte – presidente della Cooperativa “Malgrado Tutto” che gestisce il Centro – i due fuggiaschi sarebbero stati ripresi. Vi riportiamo le sue parole: «li abbiamo ripresi». Mancando altri riscontri non possiamo dirvi se sia vero o meno che i due siano di nuovo prigionieri. Ma sicuramente possiamo farvi notare quanto bastino tre parole perché Conte si riveli schiettamente per quello che è: un carceriere. Con buona pace di alcuni suoi colleghi che ancora vanno a raccontare in giro di gestire i Cie per dare assistenza ai trattenuti o addirittura per favorire «l’emancipazione e l’integrazione dei migranti del nostro paese».
Lamezia Terme (Italie) : révolte et évasion au centre de rétention
Lamezia Terme, 09 agosto 2010 : “Deux sans-papiers du centre de rétention de Pian del Luca, en attente d’être renvoyés dans leur pays, ont réussi à s’évader hier. Ils ont déjoué la surveillance en profitant d’un moment de confusion provoqué par les immigrés eux-mêmes, qui ont démarré un mouvement de protestation hier vers 13h. Les deux marocains ont franchi le grillage avant de disparaître dans la campagne des alentours. Les recherches ont été déclenchées immédiatement.
Sur place sont arrivés des renforts de police et de militaires pour retrouver les évadés. Des carabiniers et des Fiamme Gialle coordonnées avec les les autres forces de l’ordre se sont déployés à l’extérieur de la structure pour éviter l’évasion d’autres retenus et permettre à leurs collègues chargés de la surveillance de réprimer la petite révolte qui a duré quelques heures. Lors de l’émeute, plusieurs salles d’eau et toilettes ont été endommagées. (…)
L’évasion d’hier est la septième du genre et la première de cette année. Quatre ont été empêchées par l’intervention des forces de police, trois ont fini par l’évasion de sans-papiers. Au total, 13 se sont échappés du centre depuis le début, dont 3 ont étét rattrapés. »