Le belle parole…
13 febbraio. Nella notte viene imbrattata la sede del Pd di via Cervino, nella Barriera di Milano. Sulle serrande si può ora leggere «Esposito, Bubbico dietro ai Cie ci siete voi», «Fuoco ai CIE» e ancora «Le belle parole non cancellano le colpe, pagherete tutto». Non contenti gli ignoti imbrattatori hanno anche lanciato uova piene di vernice sui muri dello stabile. Immediata la solidarietà dei vertici romani del Partito secondo i quali, visto che «su un tema delicato come i Cie il Pd ha già aperto una discussione proponendone il superamento» non è proprio il caso di «trasferire sui muri delle sedi di partito» il confronto politico. Peccato però che Filippo Bubbico, viceministro degli Interni e pezzo grosso democratico, abbia già spiegato che i Cie rimarranno aperti e che il governo, al massimo, si impegnerà a rivedere i tempi di permanenza e i capitolati degli appalti: la discussione, dunque, in alto loco è già stata chiusa. Con buona pace di chi nel Partito Democratico e tra i suoi reggicoda di Sinistra Ecologia e Libertà ora si agita tanto, anche a sproposito, per ripulirsi un po’ la coscienza intorno ad un tema tanto «delicato».