Volanti beffate
19 marzo. Presidio volante di antirazzisti di fronte al Cie di corso Brunelleschi. Il solito megafono, i soliti petardi e anche le solite palline gialle che volano nelle gabbie e che portano con loro messaggi di solidarietà per chi è ancora in lotta e informazioni su quello che succede fuori. Proprio all’ultimo minuto, arriva di filato una volante e dietro di lei un gruppone di guardiani dell’ordine, in borghese e di corsa. Gli antirazzisti si dileguano veloci, e nessuno viene fermato. Sulla strada del ritorno, c’è chi incrocia una bella colonna di lampeggianti che si stanno precipitando proprio dove oramai non c’è nessuno. Pernacchie e risate. Rimangono soltanto alcune scritte sul muro di cinta, tracciate con lo spray: “fuoco ai cpt-cie”, “la vostra sicurezza uccide”, “nessuno è clandestino”, “qui c’è un lager”; e sul marciapiede un cubo di legno con il messaggio “nel Cie di Roma oggi è morto un ragazzo di 24 anni, il medico non l’ha visitato la polizia l’ha picchiato e la Croce Rossa come al solito è rimasta a guardare. Non vi lasceremo soli a lottare per la libertà”. Da dentro, i reclusi contenti ringraziano.