Giù dal palco

16 maggio. Al termine di un corteo di quindicimila operai venuti a Torino da tutta Italia per protestare contro la crisi, un centinaio di lavoratori stufi di stare ad ascoltare le solite chiacchiere dei leader sindacali decide che è giunto il momento di piantare casino. Sono quasi tutti giovani del Sud, di Nola e Pomigliano, e di denti avvelenati contro i padroni e i loro servi dei sindacati ne hanno da vendere. Durante il corteo hanno conosciuto altri ragazzi di Torino, studenti ed anche operai, e si sono piaciuti subito. Così danno l’assalto insieme al palco, a fischi e spintoni. Ne nasce un parapiglia durante il quale il segretario della Fiom Rinaldini viene giù come una pera cotta ed un altro bonzo sindacale si prende una cinghiata. Poi parlano loro, al microfono, e fanno parlare i nuovi amici conosciuti durante il corteo. Incredibilmente, gli altri operai non difendono i vecchi capi – oramai in caduta libera. Ne nasce uno scandalo di giorni, con una piccola sigla sindacale sotto accusa e mille opinionisti e politici in fila ad esprimere sgomento e preoccupazione. E in effetti, al posto loro, ci preoccuperemmo anche noi.

Ascolta la testimonianza raccolta da Radio Blackout:

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