Sette meno venti

15 maggio. Alle 18.40, un detenuto del carcere delle Vallette appena trasferito da Secondigliano salta addosso ad una guardia e, a calci e pugni, la manda all’ospedale. “Senza apparente motivo”, dice il sindacato dei carcerieri, ma forse i motivi erano talmente tanti da non valere neanche la pena di essere detti.