Sorprese

19 maggio. Sorpresa: tornano le pietre nel cielo di Torino, le pietre tirate dagli studenti contro i poliziotti al termine del corteo contro il cosiddetto G8 dei rettori. E tornano anche l’acqua tirata dai balconi e i limoni regalati per alleviare gli occhi dai lacrimogeni, e i portoni che si aprono per fornire rifugio a chi scappa dalle cariche: in una parola, la solidarietà. E nei giorni precedenti, di sorprese ce ne sono state altre: le vetrine di una concessionaria di lusso sfasciate nottetempo da un gruppetto di incappucciati, un aperitivo per ricchi disturbato da alcuni guastafeste, gli uffici della General Motors all’interno del Politecnico occupati da alcuni studenti per qualche ora, giusto il tempo per discutere e approvare un documento, per alzata di mano. Piccole cose, certo, non ancora una situazione di rabbia diffusa e autorganizzazione, ma danno l’idea che forse l’aria sta cambiando.

Nessuna sorpresa, invece, da parte degli uomini in divisa che, spaventati da questo vento nuovo che sentono anche loro nell’aria, hanno fatto quello che fanno sempre, e senza tanta fantasia: arrestare due contestatori, Domenico e Alessandro.

Chi volesse esprimere un po’ di solidarietà agli arrestati lo può fare in ogni momento per le strade di Torino, e nel modo che più gli aggrada. Ma se siete vicino ad un ufficio postale, potete mandare loro un telegramma a questo indirizzo:

Domenico Sisi / Alessandro Arrigoni

C/o Casa circondariale “Le Vallette”

Via Pianezza, 300

10151 Torino