Cassonetti

26 maggio. Quando, in tarda serata, si sparge la voce del fermo dei sette compagni a San Salvario un gruppone di solidali si radunano in corso Brescia all’angolo con corso Giulio Cesare ed improvvisano un blocco stradale con uno striscione e con dei bidoni della spazzatura rovesciati. Poi cominciano a correre e bloccano altre due strade, sempre rovesciando bidoni in mezzo alla via e scandendo slogan antirazzisti. Poco dopo qualche decina di persone – tra italiani del quartiere, militanti dei “Comitati spontanei”, e rappresentanti locali dei partiti di centro-destra – scendono in strada inferociti e se la prendono con un gruppo di compagni che staziona di fronte alla casa occupata posizionata proprio nell’epicentro del casino.

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