Ditone nel deserto
A testimonianza del fortissimo radicamento che i partiti della destra cittadina hanno conquistato a Porta Palazzo vi alleghiamo qua sopra una foto del gazebo elettorale che la Porchietto ha fatto allestire di fronte alla Tettoia dell’Orologio, proprio durante il famoso mercato organizzato domenica scorsa dall’Associazione per la rinascita di Porta Palazzo. Sotto il sole cocente il gazebo è deserto, quasi assediato dai mezzi militari che lo proteggono. Gli unici che sembrano prenderlo in considerazione sono un carabiniere in divisa e poi quel tizio che si intravede laggiù, giusto di fronte al muso della camionetta dell’esercito – ovviamente, si tratta di un agente in borghese del Commissariato delle Porte Palatine. Neanche il giovanotto barbuto responsabile della propaganda se la sente di starsene lì sotto, da solo in mezzo al deserto. Se ne sta invece all’ombra dell’Orologio, a chicchierare con il solito Carlo Verra ed un gruppo di alpini. Inutile ricordarvi che, proprio dall’altro lato della Tettoia, al mercato dei contadini ci si doveva far largo a forza di gomiti, tanta folla c’era tra abusivi e gente del quartiere che se la rideva. Verra stesso dovrà ammettere la magra figura, dopo le minacce della settimana precedente, in una lettera ai giornali. Sul momento, però, si limita scapparsene via furibondo non appena vede da lontano gli antirazzisti, facendo ditone in mezzo al deserto.