Prima della pioggia
1 luglio. Una grata divelta e un tubo dell’acqua fracassato: questi i danni all’edificio candidato ad ospitare la nuova “Moschea della Pace” di via Urbino, colpito nella notte con grosso petardo. Ancora poca cosa, in effetti, rispetto agli sforzi profusi in questi ultimi mesi da Stefano Allasia, Gabriele Marcelli, Elena Maccanti, Carlo Verra, Mario Borghezio, Roberto Cota e Giuseppe Lonero. Poca cosa, dopo i due cortei e la fiaccolata del mese passato, ma non proprio niente: tutti i loro appelli alla Guerra Santa cattolica contro la presunta “conquista islamica” della città non sono dunque caduti nel vuoto. Non sappiamo dire, ora, se questa piccola esplosione resterà cosa isolata o se invece è come un lampo che, da lontano, preannuncia il temporale che si avvicina. Siamo certi invece che prima o poi questi organizzatori di guerre di religione saranno costretti ad assumersi le proprie responsabilità, e per intero.