Da Brindisi, auguri a Maroni

Come sapete, in seguito alla prima ondata di rivolte dopo l’entrata in vigore del Pacchetto sicurezza di Maroni, l’ex Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Brindisi è stato – e senza troppi sforzi – convertito in Cie: evidentemente la differenza tra queste due tipologie di strutture è sempre stata molto sottile. Attualmente, molti dei reclusi a Brindisi sono alcuni dei protagonisti della rivolta di via Corelli a Milano, quelli cioè che non sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di San Vittore.

Il regime di reclusione al Centro di Brindisi è particolarmente punitivo, tra docce fredde e provocazioni da parte delle guardie, cui seguono sistematicamente pestaggi brutali. Eppure, anche da lì, da questo nuovo Centro così speciale, si può evadere: ce l’hanno fatta una trentina di reclusi nei giorni scorsi. E tutto questo, nonostante tutte le smentite e rassicurazioni di ordine e normalità diramate dal ministro Maroni.

Ascoltate questa conversazione con un recluso da Brindisi e sentite, tra l’altro, il suo speciale augurio al ministro
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