Africa, andata e ritorno
Un paio di giorni fa, un giovane centroafricano è stato portato dentro alle gabbie di Ponte Galeria. Uno come tanti se non fosse che ne era uscito appena il giorno prima. E già, perché avendolo lì al Centro già da un certo tempo e non sapendo bene come sbarazzarsi di lui, i funzionari dell’Ufficio immigrazione di Roma hanno pensato bene di caricarlo su di un aereo diretto ad Accra, nonostante il rifiuto dell’ambasciata ghanese a Roma di mettere il timbro sui documenti della deportazione. Pensavano non se ne accorgesse nessuno? Oppure di abbandonarlo di nascosto, magari chiudendolo nel bagno dello scalo? Non lo sappiamo. Sta il fatto che appena sbarcati lui e i poliziotti italiani che lo accompagnavano sono stati cortesemente pregati di sloggiare e caricati a bordo del primo aereo diretto in Europa. E se ne sono tornati mesti a Ponte Galeria, dove nel frattempo è scoppiata una epidemia di influenza e i reclusi sono tutti abbastanza a pezzi: hanno solo la forza per lamentarsi. Della Croce Rossa, ovviamente.