La Lega invade il Poli

26 ottobre. Una trentina di militanti della Lega Nord e del Fuan, di cui solo due studenti del Politecnico, hanno invaso questa mattina il cortile centrale dell’ateneo, protetti da sessanta agenti della Digos e una quindicina di camionette della celere parcheggiate lungo tutto corso Duca degli Abruzzi. Tra i leghisti e i fascisti ci sono, come promesso stamane sui giornali, Mario Carossa, Roberto Cota e Augusta Montaruli. Paradossalmente, gli invasori stanno distribuendo un volantino che denuncia come “il Politecnico sia ostaggio dei collettivi autonomi”, mentre il rettore Francesco Profumo ha preventivamente autorizzato la polizia ad effettuare cariche ed arresti all’interno dell’università per evitare qualunque contestazione. Nonostante il clima pesante alcuni studenti sono riusciti ad appendere uno strisicione che recita “Fascisti, razzisti e polizia: è questa la vostra democrazia?” per protestare contro questo grave episiodio di militarizzazione, una chiara vendetta per la dura debacle di sabato pomeriggio in piazza Castello.

Testimoni raccontano che in fondo i leghisti erano i soliti “quattro stronzi”, che a malapena volantinavano in un cortile praticamente vuoto e irrealmente silenzioso, di fronte a tantissimi giornalisti pronti a sciacallare qualche foto in attesa del fattaccio. La vera anomalia era l’aria pesante di golpe che si respirava, con studenti pedinati dall’arrivo in stazione fino in università e la celere schierata all’esterno del cortile. La cornice ideale per permettere a Roberto Cota di dichiarare “la città è nostra”.

Ascolta una diretta con uno studente del Politecnico ai microfono di radio Blackout 105.250 Fm
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