Vicoli e piazze
Ma è normale che i giannizzeri del ministro Maroni se ne vadano in giro tranquillamente per le nostre città a far la propria propaganda di guerra?
Normale non è, per lo meno non dappertutto. Ascoltate questo servizio da Genova, dove i leghisti debbono sudare abbondantemente per svolgere le proprie iniziative in piazza. Se nei vicoli dietro al porto proprio non ci possono mettere piede, anche nel resto della città faticano a parlare senza essere subissati dai fischi.
E non sono soltanto i ribelli e gli antirazzisti a sbarrar loro il passo, ma anche un bel po’ di gente comune. Dall’archivio di Radio Blackout:
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2009/12/la-lega-a-genova.mp3]
Già che ci siamo vi ricordiamo che questo giovedì, 10 dicembre, si terrà a Torino l’udienza del processo contro alcuni compagni accusati di aver cacciato i leghisti dalla piazzetta del Balon a forza di sputi, uova e maleparole un sabato mattina della fine del 2007. Chi c’era quel giorno ricorderà come i compagni siano stati più che altro la scintilla di una reazione più allargata di un pezzo di mercato contro i propagandisti della guerra tra poveri – reazione che aveva convinto i leghisti a sgomberare il campo per evitar danni maggiori. Da quei giorni del 2007 fino ad oggi la pratica di sbarrar la strada ai leghisti si è man mano allargata, fino ad arrivare al crollo del gazebo padano di piazza Castello il 24 ottobre scorso. Del resto, più giorni questi signori passano al Governo, più diventa chiaro quanto siano pericolosi – per tutti – e quanto sia urgente metterli al bando. Magari con un “foglio di via”, come hanno fatto in Trentino.
PROCLAMA
Foglio di via illimitato da Rovereto per il disonorevole Maurizio Fugatti
Considerato
che il deputato trentino della Lega Nord Maurizio Fugatti ha proposto un emendamento vòlto a limitare a sei mesi la cassa integrazione per i lavoratori extracomunitari;
Considerato
che tale proposta è riuscita a mettere in ambascia gli stessi vertici del Carroccio, che pure – tra reato di clandestinità, vetture pubbliche separate per stranieri, Natali Bianchi da festeggiare rastrellando migranti – hanno approvato o giustificato ogni abominevole provvedimento razzista;
Considerato
che dopo l’intrapresa di Fugatti persino gli spiriti più arrendevoli o ciechi non possono più ignorare la realtà del razzismo di Stato;
Considerato,
che l’abiezione di Fugatti è un insulto alla comune umanità, libertà e dignità,
Il presente Proclama lancia nei suoi confronti un foglio di via illimitato dalla città di Rovereto.
A differenza degli altri fogli di via autoritari e polizieschi che colpiscono i dissidenti, codesto è etico ovvero sociale. Tutti i lettori del presente Proclama, a cui un poco di sangue umano scorra ancora nelle vene, sono invitati a rendere effettivo il foglio di via per Fugatti nei modi che riterranno più opportuni.
Se il suddetto Fugatti fosse sorpreso a deambulare nel territorio di Rovereto, solo o in compagnia di altre Camice Verdi, sarà considerato una mala illusione ottica.
Ciò non bastando, è affare di tutti adoperarsi affinché
I fanciulli di diverse favelle e culture lo circondino tenendosi per mano
Locandieri e garzoni si rifiutino di servigli da mangiare e da bere
Gli si legga a voce alta qualche pagina di Se questo è un uomo di Primo Levi
Ci si lamenti rumorosamente della sua presenza nelle piazze, nelle osterie e sulle pubbliche vetture
Lo si bersagli di gavettoni di sterco o, ad libito, di odorose sostanze
Lo si percuota nel vile deretano
Affinché in siffatte o altre guise, coerenti con la libertà, si affermi il principio: la misura è colma. Contra malum nunc est pugnandum.
fatto a Rovereto, trentavoltenovembreduemilanove
Comitato di Salute Pubblica