Condanne a Milano
Ultima udienza, martedì 19 gennaio, del processo per i fatti di Corelli del 7 novembre. Dopo le ultime testimonianze e le richieste del Pubblico ministero, i numerosi solidali presenti hanno occupato l’aula per una mezz’oretta, riuscendo anche ad abbracciare i reclusi ed esponendo uno striscione che diceva: «In custodia cautelare da agosto Mohamed El-Abouby è morto in carcere il 15 gennaio 2010 vittima dal razzismo di Stato. Quanti ancora volete ucciderne?».
Nel pomeriggio il processo è proseguito a porte chiuse, con le arringhe della difesa e la sentenza. Come ampiamente previsto – visto l’atteggiamento palesemente “schierato” del giudice durante tutte le udienze precendenti – le condanne sono state pesanti: sette mesi per tre dei reclusi ed un anno per il quarto. Ad uno solo dei quattro, Karim, è stata concessa la sospensione condizionale della pena, che nelle pratica ha voluto dire il rientro immediato nel Cie di via Corelli. Non solo: il giudice ha trasmesso alla procura gli atti del processo, in modo da incriminare un testimone per falsa testimonianza. Si tratta del vice responsabile della Croce Rossa nel Cie, Vinci, che aveva dato in aula una versione dei fatti diametralmente opposta a quella fornita dagli uomini dell’ispettore Addesso.
Ascolta i resoconti in diretta raccolti da Radio Blackout durante l’udienza…
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…e dopo la sentenza:
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