L’Eni, Joy e le deportazioni

«Si sfruttano risorse naturali incuranti delle conseguenze locali, si produce un’ umanità in esubero, spossessata di tutto, anche del diritto di esistere.

Questa umanità si muove verso le cosiddette capitali economiche in cerca di fortuna.

La fortezza europa si nutre di uomini e donne , per poi evacuarli quando risultano inservibili attraverso la procedura del rimpatrio, maschera di una vera e propria macchina per deportazioni.

Ma c’è chi raccoglie informazioni, crea ostacoli, fa azioni ed intesse relazioni, per opporsi a tutto ciò, come ci racconta durante l’intervista una compagna da Londra, al termine della quale ci lancia una proposta sta a noi coglierla…»

le vespe

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