Pratici e precisi

Dopo la grande rivolta della settimana scorsa, la voglia di libertà circola ancora nelle gabbie del Centro di Ponte Galeria. Una voglia di libertà che non è cosa astratta e lontana, ma progetto preciso e pratico da mettere in opera.

E così l’altroieri due reclusi arabi, vedendo avvicinarsi la data possibile della propria deportazione, hanno pensato bene di scavalcare le reti e tentare la fuga.

Putroppo, però, sono stati ripresi: uno di qua e l’altro di là dell’ultima recinzione.

Le guardie che li hanno catturati, inutile dirlo, sono nemiche della libertà, e lo sono non in astratto ma per mestiere e sulla base di un progetto altrettanto pratico e preciso di quello dei reclusi, ma contrario: e per non dar adito a dubbi sulla materialità di questa loro scelta di campo si son sentiti in dovere di lasciare un segno tangibile sui corpi degli aspiranti evasi, e li hanno riempiti di botte.