Ostaggi

Riparliamo di Singh, intanto, il primo dei ragazzi scesi dalla gru di Brescia. Come ricorderete, per un po’ di tempo dalla sua discesa non si avevano notizie chiare della sua sorte, tanto da temere che la Questura volesse, con gesto vendicativo, spedire pure lui in un Cie e farne un ostaggio in più da aggiungere agli altri senza-documenti bresciani che già da una settimana se ne stanno rinchiusi in corso Brunelleschi, o in via Corelli, o a Gradisca. E invece no, la Questura di Brescia – su diretto suggerimento di un certo Ministro, immaginiamo – ha fatto recitare a Singh una tristissima abiura pubblica, barattando un permesso di soggiorno temporaneo “per questioni di giustizia” con una bella conferenza stampa durante la quale lui, fianco a fianco col Questore, ha chiesto ai suoi ex-compagni di rimettere la testa a posto e di scendere dalla gru. Non ci è mai piaciuto far paragoni storici troppo alla leggera, lo sapete, ma se qualcuno ci venisse a dire che tutto ciò ha lo stile pesante dell’Unione Sovietica degli anni Trenta saremmo costretti ad annuire. A confermare questa impressione, poi, sappiamo per certo che le pressioni della Questura bresciana con Singh, Papa e anche con gli altri che invece se ne stanno ancora su sono finalizzate a raccogliere dichiarazioni che incastrino in qualche maniera gli italiani che li avrebbero “convinti” ad iniziare la protesta. Minacce, abiure, delazioni: da un Ministro di tal fatta, in effetti, non potevamo aspettarci niente di meno.

Nonostante tutto, in questi giorni a Brescia si mantiene salda la mobilitazione con un tira-e-molla continuo per riuscire a portare i viveri a chi ancora resiste. Vi consigliamo di seguire ora per ora la situazione sul sito di Radio Onda D’Urto e di ascoltare pure queste due dirette fatte da un nostro compare sul posto e trasmesse da Radio Blackout, che danno una bella idea dell’aria che tira a Brescia e quale sia il radicamento concreto di questa lotta.

Durante le cariche di sabato:

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Alla fine del corteo:

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Per ultimo, la situazione dei reclusi bresciani nei Cie. Secondo la stampa egiziana il loro rimpatrio dovrebbe essere imminente: si parla addirittura di oggi, lunedì. Staremo a vedere quello che succederà, ma sappiate che proprio oggi, dalle 12, è previsto un presidio davanti al Consolato egiziano di Milano, per pretendere la liberazione degli ostaggi e chiedere che non vengano deportati.