Perdere l’aereo
1 aprile. Nonostante uno sciopero della fame di alcuni giorni e tre pile nello stomaco, l’espulsione di uno dei reclusi del Cie era stata decisa per oggi e doveva essere eseguita. Ma il ragazzo non ci sta, e una volta sull’aereo decide di opporsi davanti a tutti, parlando persino con il comandante di volo: «non si può viaggiare con tre pile nella pancia». La partenza salta e il ragazzo viene riportato al centro. Adesso è ritornato insieme agli altri reclusi, che oscillano tra la disperazione dell’autolesionismo e la rabbia che batte contro le grate. Speriamo possano recuperare in fretta le energie, per continuare a colpire e a resistere finchè l’inferriata non verrà abbattuta, un tentativo che ha già un precedente durante i momenti di disordine di due notti fa.