Il neo Questore di Firenze
Firenze, 28 agosto 2010 – “Io fatto il capozona di frontiera nel ’98 e da allora penso sempre la stessa cosa. L’Italia, purtroppo, ha belle coste, da un punto di vista, e dall’altro, ha le frontiere polverizzate in migliaia di punti e il punto di concentrazione massima. Non vedo perche’ noi i Cie (centri di identificazione ed espulsione) dobbiamo averli solo in Italia e non per la difesa del confine comune di tutti gli Stati che fanno parte di Schengen”. Cosi’ il neo Questore di Firenze, Francesco Zonno, che stamane ha rivolto il saluto alla stampa, ha risposto ai giornalisti che gli domandavano cosa ne pensasse in merito all’ipotesi di un centro in Toscana. ” Questo – ha sottolineato – e’ un mio pensiero personale. I centri immigrati non dovrebbero sorgere solo, per esempio, a Campi Bisenzio, ma dovrebbero essere creati piano piano in tutta l’area delle nazioni che hanno un confine comune. Noi abbiamo un confine che protegge anche gli altri Stati della Comunita’ europea”. Quanto all’azione contro l’immigrazione clandestina “va esercitata giorno per giorno con tutte le forze in campo: e’ una situazione di autodifesa per cui enucleare coloro i quali sono clandestini e sono qui allo sbando creando problematiche di vario genere, a fronte di quelli che sono qui regolari e che si stanno avviando ad un’integrazione che mi pare piu’ che auspicabile”. Il questore ha poi ripercorso il suo passato: “Io ho precedenti di capo zona di frontiera, ho fatto per due anni a Udine la frontiera di nord-est, a Lecce come questore avevo gli sbarchi degli albanesi, qui a Firenze c’e’ una confluenza di immigrazione clandestina che ci arriva da piu’ parti. Pero’ l’azione sul territorio verra’ fatta costantemente. Ci sono delle statistiche che i nostri provvedimenti di espulsione e di accompagnamento ai Centri di immigrati sono gia’ numeri notevoli. Le nostre regole, la nostra legge e’ quella e la porteremo avanti”.
(AGI)