Sbarco e Cie

Gagliano del capo (LE), 14 dicembre 2010Si è trasformato in tragedia l’ennesimo viaggio della speranza di questo 2010 che ha visto il ritorno prepotente degli sbarchi di migranti sulle nostre coste. Un cittadino extracomunitario di circa 25 anni, di nazionalità afghana, ha perso la vita durante l’approdo sulla scogliera nei pressi del «Ciolo» uni dei luoghi più suggestivi delle costa salentina, a pochi chilometri da Gagliano del Capo. Lo sbarco è avvenuto probabilmente all’alba, la vittima era in compagnia di altre 28 persone.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, la polizia del commissariato di Taurisano e la guardia costiera di Gallipoli, i clandestini sarebbero arrivati a bordo di un potente gommone oceanico. Il forte vento di tramontana e le cattive condizioni del mare devono aver complicato le operazioni di sbarco. L’uomo con ogni probabilità è scivolato e ha battuto la testa sugli scogli. Per lui non c’è stato nulla da fare. Altri otto migranti, provati dal freddo e dal lungo viaggio, hanno dovuto far ricorso alle cure mediche. I medici hanno diagnosticato un principio di assideramento.Gli altri venti sono stati portati nel centro Don Tonino Bello di Otranto, per essere rifocillati e ricevere le prime cure mediche. Dopo aver sbrigato le formalità di rito il loro destino sarà quello dei Cie o del Cara.

(Corriere della sera)