Torino, il giorno dopo la grande fuga
Alla fine ce l’hanno fatta in 12. Tutti quelli che sono riusciti a superare il cancello sono scappati: nessuno è stato lasciato indietro, alcuni ragazzi sono caduti ma i loro compagni di fuga li hanno subito aiutati a rialzarsi. Anche per questo le volanti – arrivate comunque in ritardo – non hanno catturato nessuno. Cinque fuggitivi invece sono stati fermati dalle guardie mentre scavalcavano l’ultimo cancello, altri ancora prima di raggiungerlo. Dopo un po’ di ore passate in altre sezioni, sono stati riportati nell’area viola, una volta chiusa l’apertura tra le sbarre segate l’altra notte. Il morale di quelli che non ce l’hanno fatta è comunque alto: felici per i compagni che sono liberi, sanno che per loro ci saranno altre occasioni. Nella tarda serata di sabato, un gruppetto di solidali è andato a salutare rumorosamente i reclusi, pochi minuti di baccano con petardi, battiture e fischietti. Da dentro la riposta è stata molto calorosa e rumorosa e alcuni ragazzi dell’area blu sono saliti ancora una volta sui tetti della loro sezione. Domenica mattina c’è stato un nuovo tentativo di evasione, proprio da parte di un gruppo di ragazzi dell’area blu. Approfittando di una distrazione delle guardie sono riusciti a tenere aperta la porta della gabbia per uscire e raggiungere di corsa il cortile centrale. Mentre scavalcavano la seconda recinzione sono stati fermati da militari e carabinieri, che li hanno pestati con calci e manganelli. Due ragazzi – un marocchino e un tunisino – sono stati portati via, e non è ancora chiaro se siano stati arresti o meno. Nelle prossime ore capiremo se la Questura deciderà di far pagare a loro lo smacco della grande fuga di venerdì notte.
Aggiornamento 12 settembre. I due ragazzi portati via ieri non sono tornati in sezione e quindi è quasi certo che siano stati arrestati. A darne conferma è anche la Questura, che questa volta ha prontamente diramato una velina pubblicata dal giornaletto gratuito Leggo. A La Repubblica ha invece affidato, controvoglia e con due giorni di ritardo, il racconto dell’evasione di venerdì notte. Intanto la polizia ha perquisito le aree del Centro alla ricerca di non-si-sa-cosa, che comunque non ha trovato, e due dei reclusi che venerdì non sono riusciti a scappare con gli altri sono stati trasportati in ospedale dopo aver ingoiato alcune batterie.
Torino, 12 settembre
«Tentativo di fuga dal Cie
Ieri mattina alle 9,30 un algerino e un tunisino, detenuti al Cie di corso Brunelleschi, hanno tentato la fuga mentre veniva distribuita la colazione. Sono stati bloccati dalla vigilanza, ma hanno reagito con violenza e sono stati arrestati. »
Torino, 12 settembre
«Dodici tunisini fuggono dal Cie
È accaduto venerdì sera. I nordafricani hanno segato le sbarre e si sono allontanati a bordo di alcune auto in attesa all’esterno del centro
Evasione di gruppo dal Cie di Torino. venerdì sera dodici tunisini, ospiti del centro d’identificazione, sono riusciti a fuggire dall’ala dove si trovavano. Da una prima ricostruzione sembra che siano riusciti ad aprirsi un varco segando di nascosto, nei giorni precedenti, le sbarre della gabbia che circonda l’area, per poi scavalcare il cancello. Fuori c’erano alcune auto pronte ad aspettarli; alcuni dei fuggitivi sono stati bloccati dagli agenti di guardia. La polizia è ora sulle tracce degli evasi. Sventato invece un secondo tentativo di fuga messo in atto da due stranieri sabato sera»