Residenza occupata
12 gennaio. Al termine di un’assemblea, gli studenti rimasti senza borsa di studio dell’Edisu, il traballante Ente per il diritto allo studio, decidono di occupare una residenza universitaria da 200 posti, chiusa e in attesa di restauro. Ottima la sintesi di uno degli occupanti: «Sono un terrone, sono uguale a un pakistano e la Regione non ci vuole.» Lo stesso giorno, in mattinata, due studenti tunisini del Politecnico erano stati cacciati, con l’aiuto della Polizia, dalla residenza “Borsellino”: anche loro avevano perso la borsa di studio.