All’improvviso
Un corteo, martedì pomeriggio, sbuca all’improvviso per le strade della Barriera di Milano. Ottanta o cento persone – a voler mediare tra i lanci d’agenzia e i racconti della gente al bar le mattine successive – e poi scritte, striscioni, volantini e discorsi al megafono contro sgomberi, sfratti, militarizzazione delle strade e galera. Il corteo si snoda spedito lasciandosi alle spalle una piccola scia di videocamere e bancomat sfasciati «a colpi di mazza», poi scompare – mentre quelli che li han visti passare rimangono in strada a discutere dell’accaduto per niente scandalizzati. E le camionette dei celerini – che da due mesi se ne stanno sempre parcheggiate in qualche angolo del quartiere pronte a saltare addosso all’istante a chiunque resista in qualunque maniera alle autorità in zona – dove sono finite? Per una volta erano troppo lontane, o troppo poche, e non si sono fatte vedere.