Doppio saluto
1 novembre. In serata, una trentina di compagni e amici di Niccolò si raduna fuori dal carcere delle Vallette per salutare lui e tutti i detenuti, con urla, slogan, petardi e fuochi artificiali. Terminato il saluto salgono in macchina e si dirigono in carovana verso sud. Tre volanti della polizia e un auto della Digos li seguono astutamente a luci spente, e ancora più astutamente li fermano… in via Monginevro davanti al Cie. Scesi dalle auto, i manifestanti colgono al volo l’occasione per salutare i reclusi di corso Brunelleschi, con slogan e lanci di palline da tennis contenenti messaggi di solidarietà. Il traffico è bloccato in entrambe le direzioni, diversi passanti osservano la curiosa situazione, alcuni agenti discutono animatamente tra loro riguardo la paternità della brillante operazione, e concordano infine nel chiamare la celere per risolvere il pasticcio. Dopo i controlli di rito, tutti i solidali se ne vanno. Mentre sono in macchina, arriva una notizia: dentro l’area bianca i reclusi stanno bruciando alcuni materassi.