Nel pratone
10 gennaio. Alcuni solidali si recano nel pratone dietro le Vallette, per salutare i ragazzi dei blocchi B e C e per avere conferma del fatto che la spesa da una decina di giorni non arrivi più ai detenuti. Questo fatto, insieme al blocco dei versamenti in denaro dei parenti dovuto a un guasto informatico, avrebbe contribuito a rendere la situazione dentro ancora più esasperante del solito. Da dietro le sbarre di alcune sezioni i detenuti fanno sapere che il problema della spesa è stato risolto, ma lamentano le normali condizioni: il cibo disgustoso, le condizioni igieniche e la prepotenza delle guardie. Comunque la risposta da dentro è vivace, tra richieste di esplodere petardi, grida di libertà e anche qualche coro contro il mestiere più odiato di sempre. Intanto i solidali incontrano anche una famiglia venuta a prendersi il colloquio con un amico dal pratone del carcere: si condivide il megafono, si comunica e si grida… senza paura delle guardie che vanno avanti indietro per il perimetro ma non vengono a capo di nulla.
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