Tornando indietro
2 ottobre. In serata una ventina di solidali con i senza documenti si raduna sotto il Cie di corso Brunelleschi per un saluto veloce ai reclusi, che ricambiano rumorosi. Dopo dieci minuti di urla e slogan il gruppo si scioglie; lungo la via del ritorno una macchina viene però fermata dalla Digos, subito raggiunta da un’altra pattuglia, per un controllo documenti. Gli amici dei fermati non ci stanno e, dopo aver bloccato per un po’ via Lancia, si riuniscono tutti intorno alla macchina e con cori e battiture sui cassonetti cercano di accelerare le procedure di identificazione.
Una volta che vengono riconsegnati i documenti ai fermati, i più se ne vanno, ma solo per tornare poco dopo, visto che chi era stato identificato non viene comunque rilasciato. Sul posto nel frattempo è arrivata però la celere per tenere lontane le persone accorse, che si riversano allora in strada bloccando nuovamente il traffico. La polizia si scalda, vola qualche manganellata e tre tra i fermati vengono caricati a forza sulle volanti e portati via in tutta fretta verso la Questura. In serata saranno tutti rilasciati con in mano vecchie notifiche e nuove denunce a piede libero.