Sangue a Ponte Galeria
Nel Cie di Ponte Galeria alle 4 di questa mattina la polizia ha svegliato un recluso tunisino per comunicargli la deportazione imminente. Nel disperato tentativo di evitare l’espulsione il ragazzo ha deciso di ingoiare una lametta e tagliarsi le vene. Soltanto dopo le proteste dei suoi compagni di sezione, quando il ragazzo era senza sensi in una pozza di sangue, è arrivata un’ambulanza per portarlo in ospedale. Nel Centro la protesta non si è ancora fermata e diversi reclusi hanno rifiutato la colazione e il pranzo.
In attesa di aggiornamenti ascolta una breve intervista registrata qualche ora fa e già trasmessa da Radio Onda Rossa e Radio Black Out.
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Aggiornamento ore 21 – Il ragazzo tunisino, ritornato al Cie per qualche ora con dei punti di sutura agli avambracci, è stato nuovamente riportato all’ospedale, dal momento che continuava a sputare sangue. E mentre dentro al Centro lo sciopero della fame di tutte la sezioni maschili continua, fuori domani pomeriggio ci sarà un presidio solidale.
Ascolta l’intervento di un compagno romano trasmesso questo pomeriggio da Radio Onda Rossa
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Aggiornamento 11 aprile – ore 13 – Mentre il recluso tunisino è ancora ricoverato all’Ospedale San Camillo, dentro al Centro lo sciopero della fame continua.
Aggiornamento 12 aprile – Nel Centro lo sciopero della fame è terminato. Il recluso tunisino è ancora ricoverato all’Ospedale San Camillo.