L’antifascismo non è letteratura
22 febbraio. È stata una serata movimentata quella scatenata dalle anime antifasciste accorse nel centro di Torino per assediare la convention di Simone Di Stefano, leader di CasaPound. A detta della stampa sei agenti sono rimasti feriti, mentre ci sono stati due fermi tra i manifestanti, poi rilasciati.
La polizia ha inseguito per tutta la serata il corteo, composto da circa 500 persone nelle vie del centro attorno all’Hotel NH, dove era in corso il comizio. Ci sono stati lanci di petardi e bottiglie a cui la polizia ha risposta con lacrimogeni, varie cariche di alleggerimento e spruzzi di idrante.
Vicino alla stazione di Porta Susa gli antifascisti hanno divelto le barriere e spezzato le lastre di pietra del pavimento. A quel punto la polizia ha deciso di disperdere il corteo con una prolungata carica che ha sospinto i manifestanti su corso Inghilterra fino ad arrivare in via Garibaldi dove il corteo si è ricompattato e ha proseguito per terminare in piazza Santa Giulia.
E mentre quelli del corteo si scontravano con gli agenti in via Colli, quelli di CasaPound frignavano con la polizia. «Li avete fatti arrivare troppo vicino. Sono a cinquanta metri da noi. Questa non è sicurezza».