Povero Giangiacomo
Una notizia importante è apparsa oggi sui media mainstream per tutti coloro che, a Torino e dintorni, non hanno mandato giù lo sgombero dell’Asilo. La Feltrinelli è diventata l’azionista di maggioranza della Scuola Holden.
Cosa centri questa scuola di scrittura creativa con lo sgombero di via Alessandria 12 e la militarizzazione di Aurora è presto detto. Innanzitutto, la Scuola Holden è un avamposto della riqualificazione di questa porzione di città con i suoi studenti da diecimilaeurol’anno di rata universitaria che si sono riversati nelle strade e case del quartiere, stimolando la cacciata di tante famiglie proletarie.
Dopodiché il direttore della Scuola Holden, insieme a Laura Milani, direttrice dell’Istituto di Arte Applicata e Design sorto di fianco alla Nuvola Lavazza, ha presentato, già da qualche anno, un’esplicita proposta al Comune di evacuare i locali dell’Asilo. Baricco si dichiarava disponibile ad assumersi i costi di un eventuale ristrutturazione in cambio della possibilità di poter aprirci una succursale della sede attualmente ospitata presso l’Arsenale della Pace. Una voce che negli ultimi giorni, dopo lo sgombero, ha ripreso nuovo vigore, nonostante le goffe dichiarazioni con cui l’amministrazione pentastellata assicurava di voler trasformare i locali di via Alessandria 12 in uno spazio aperto al quartiere.
Oltre alla Feltrinelli, tra i principali azionisti della Holden, compare un’altro colosso del capitalismodisinistra, Eataly, azienda simbolo dello slow food che detiene il 16% della quota finanziaria della Scuola di Baricco.
Da tenere a mente…