20 centesimi – Nicco ancora trasferito
Venti centesimi è il costo del foglio formato F4, dalla grammatura della carta da fotocopie, un foglio prestampato da allegare al pacco di viveri e biancheria che i parenti fanno entrare a colloquio ai loro cari detenuti nel carcere di Cuneo. Dopo aver attraversato pezzi d’Italia con il treno, dopo aver camminato dalla stazione alla periferia campagnola e assolata per trenta minuti, ecco lo sportello del penitenziario in lasciare l’obolo dorato per avere il prezioso prestampato, indispensabile per inoltrare il pacco.
Le norme che regolamentano il contatto tra dentro e fuori al carcere – se può entrare la cioccolata oppure no, se i soldi per permettere a chi è recluso di farsi la spesa si possono versare direttamente allo sportello del carcere oppure dalla banca, se i colloqui si prenotano almeno con tre giorni d’anticipo o meno – sono quelle che s’imparano andando a trovare i propri cari reclusi. Ma non pensate di aver capito tutto sulla detenzione quando potrete consigliare la foggia delle calzamaglie ammesse e la marca dei salumi impacchettati a dovere, i trasferimenti rimettono le vostre conoscenze a soqquadro.
Ogni carcere ha le sue regole.
E ci vuole una manciata di colloqui prima di capire come comportarsi e non tornare a casa senza aver visto il viso desiderato oppure rimanere con in mano una borsa piena di cibo che non ha passato il varco.
E una buona dose di pazienza.
Oggi Niccolò, dopo una settimana passata a Ivrea, è stato nuovamente trasferito.
Per continuare a scrivergli indirizzate le lettere a Niccolò Blasi, Via Roncata, 75, 12100 Cuneo.