Un corteo e un presidio (fuori dalla gabbia)
31 maggio. Nel pomeriggio un corteo parte da piazza Sabotino, per dirigersi verso il Cpt. Centinaia di persone, italiani e stranieri, sfilano chiedendo la chiusura del Centro e libertà di movimento per tutti. Intanto, un gruppo di antirazzisti comincia a radunarsi sotto le mura del lager torinese, ad urlare “libertà”, a parlare con i reclusi, ad esplodere mortaretti e fuochi d’artificio. Prima in pochi, poi diventano centinaia pure loro, fino all’arrivo di molti dei partecipanti al corteo, che si è concluso a qualche centinaia di metri di distanza. Da dentro rispondono, telefonano ed urlano: “basta fascismo: spaccate tutto, liberateci”.