Retata disturbata

10 Giugno. Verso le 15.30 un nutrito gruppo di poliziotti – in divisa e in borghese – inizia a schierarsi nel quadrilatero compreso tra corso Vittorio, via Nizza, via San Pio V e via Saluzzo. Alcuni antirazzisti di passaggio li notano e quando vedono che ad accompagnare gli sbirri ci sono anche le telecamere della RAI non hanno più dubbi: si sta preparando una retata. Dopo un giro di sms per avvertire più gente possibile, alcuni di loro cominciano a girare per tutto il quartiere tentando di disturbare le operazioni. Armati di megafono e fischietti distribuiscono volantini, avvisano i clandestini, tengono impegnati gli sbirri. Alla fine il bottino degli uomini del commissariato Barriera Nizza è piuttosto magaro: soltanto 5 immigrati vengono caricati sulle camionette. Da segnalare la positiva reazione di alcuni abitanti di San Salvario, indignati per l’ennesimo rastrellamento, e di molti immigrati regolari – che hanno capito al volo la situazione e hanno avvertito i propri parenti senza documenti. Tre abitanti del quartiere, al contrario, hanno insultato gli antirazzisti e li hanno accusati di «proteggere gli spacciatori». Su Torino Cronaca la retata-spettacolo viene spacciata come un’importante operazione di controllo di ristoranti e case d’appuntamento.

Leggi gli articoli di Torino Cronaca sull’operazione:

Controlli a tappeto degli uomini del commissariato Barriera Nizza

La polizia chiude due bordelli