Presidio di corsa

28 giugno. Sul far della sera, un gruppone di antirazzisti si precipita sotto al muro del Cpt, urlando – «Libertà!». Da dentro sentono e rispondono – «Libertà!».
E poi decine e decine di mortaretti, e ancora battiture, fischietti e alla fine i fuochi d’artificio, bellissimi – «Libertà, libertà!», «non siete soli!», «a presto».
E poi di nuovo via – di corsa.