In pasto ai pesci
25 luglio. Annusato il puzzo sempre più acuto di fascismo che permea l’aria delle nostre città il capo-bottegaio dei comitati spontanei torinesi, Carlo Verra, indossa la divisa e gioca al rialzo. Chiede, nell’ordine, che il sindaco utilizzi i suoi nuovi poteri intensificando le retate, che il governo costruisca nuove carceri, altri Cpt e, soprattutto, che i respingimenti dei clandestini avvengano direttamente al largo, tra le onde del mediterraneo.