Coscienza
6 agosto. Un pensionato di Trofarello è alla guida della sua vecchia Fiesta quando, ad un incrocio, la voce della sua coscienza (di classe) gli dice di svoltare a sinistra. Lui obbedisce e da dietro un furgoncino sbuca una bella e lucida Vespa Gt: dallo schianto, che è inevitabile, il pensionato esce indenne, a differenza del centauro – che muore dopo mezz’ora. Sotto al casco si cela il volto di uno dei più noti capitani d’industria torinesi, Andrea Pininfarina. Vecchio amico del defunto Agnelli, neo-amico di Ratan Tata – l’Agnelli indiano -, oltre a dirigere con piglio severo l’azienda di famiglia Andrea Pininfarina ha guidato l’Unione Industriale e la Federmeccanica di Torino nonché il Centro Studi di Confindustria. Alla sua penna si debbono le linee aerodinamiche di alcune Ferrari e della torcia delle olimpiadi invernali del 2006.