Dal centro ad Orbassano: la Cina è vicina
21 Agosto. Orbassano. Un giovane antirazzista viene sequestrato per 4 ore dai militari della locale compagnia dei carabinieri mentre sta distribuendo alcuni volantini sull’ennesimo maltrattamento subìto dai detenuti del Cpt di Torino e sulle responsabilità della Croce Rossa, che notoriamente gestisce il centro assieme a poliziotti e militari. Tra minacce di arresto e spiritosaggini del calibro di “adesso ti portiamo in Cina e ti facciamo vedere noi la libertà di opinione”, i militari dell’arma lo denunciano per “oltraggio a corpo politico, amministrativo o giudiziario” (vale a dire, la Cri) e gli sequestrano gli oltraggiosi volantini, di cui riportiamo il testo:
CPT DI CORSO BRUNELLESCHI
DETENUTI IN RIVOLTA: LA POLIZIA PICCHIA, LA CROCE ROSSA E’ COMPLICE
La sera di domenica 17 agosto all’interno del Cie (ex Cpt) di corso Brunelleschi un detenuto dell’Area Rossa ha chiesto un calmante per un dolore alla gamba.
L’infermiera di turno lo ha insultato dicendogli che lui non doveva reclamare niente, che era lei a decidere. La discussione tra i due si è accesa, al che la crocerossina ha fatto intervenire i poliziotti che hanno selvaggiamente picchiato il detenuto; un ispettore in particolare si è accanito su di lui.
Avendo visto il loro compagno rientrare nell’area zoppicando, gli altri detenuti hanno iniziato ad urlare e a bruciare tutto. La polizia è entrata nel cortile e ha iniziato a picchiare la gente. I reclusi sono riusciti a farli retrocedere buttandogli oggetti addosso. Dopo essere usciti i poliziotti hanno iniziato a cercare di spegnere il fuoco che nel frattempo è iniziato anche nell’Area Blu.
Dopo essere riusciti a spegnere le fiamme, i poliziotti in antisommossa sono nuovamente entrati a picchiare i detenuti.
Anche se la ribellione è stata breve, per un paio d’ore qualcuno ha cercato di rivendicare i propri diritti, ha alzato la testa e con i mezzi a sua disposizione ha cercato di difendersi concretamente contro il razzismo e la solita grezza violenza della polizia.
Ciascuno di noi può fare qualcosa per sostenere la lotta dei reclusi: informarsi e informare su quello che accade nei lager per migranti, rivolgersi direttamente al CPT (v. Mazzarello 31, tel. 0115588778) oppure alla Croce Rossa che lo gestisce, soprattutto nella persona del tristemente noto Antonio Baldacci, (sede regionale CRI via Bologna 171, tel. 0112445497), partecipare alle iniziative di solidarietà e di lotta.