Crisi e occupazione
13 febbraio. Prima un presidio/comizio/assemblea di piazza, con la partecipazione e l’intervento di studenti, lavoratori, disoccupati, migranti e antirazzisti. Tre ore di interventi per parlare della crisi, delle lotte in corso, del pacchetto sicurezza e di tante altre cose. Poi, a sorpresa, l’occupazione di un agenzia di lavoro interinale: Obbiettivo Lavoro. Un’agenzia scelta non di certo a caso, perchè ha tra i suoi azionisti la LegaCoop (quelli che gestiscono diversi CPT, tra cui quello di Lampedusa), la Compagnia delle Opere (associazione imprenditoriale legata a Comunione e Liberazione), Cisl, Uil e Acli. “Noi la crisi non la paghiamo”, questo diceva lo striscione srotolato di fronte all’entrata. Quasi due ore di occupazione, che hanno bloccato l’attività dell’agenzia e hanno permesso di far venire a galla tante storie di sfruttamento, soprattuto a danno di donne migranti impegnate come badanti.