Buone notizie

Una buona giornata. Questa mattina, il parlamento ha bocciato l’articolo 5 del Decreto legge che da febbraio aveva allungato la permanenza dentro ai Centri dai due ai sei mesi. Bocciatura di misura, seguita da scene isteriche della Lega Nord e dalla sospensione della seduta.
Dopo un mese e mezzo di lotta, dunque, in tanti nei prossimi giorni usciranno dai Centri: li aspettiamo nelle strade e nelle piazze dei nostri quartieri per abbracciarli, finalmente. Per ora tra dentro e fuori c’è un fiume di telefonate festose.
Le rivolte, gli scioperi della fame, le fughe, ed anche le mille iniziative di solidarietà organizzate all’esterno hanno ottenuto un primo risultato. Ora bisognerà pensare a tutti gli altri, a chi rimane ancora dentro le gabbie.

Da Milano, intanto, i reclusi confermano lo sciopero della fame. E sono ancora in sciopero a Torino, in una sessantina.
Come promesso, poi, vi abbiamo trovato notizie dal Centro di Gradisca. Notizie niente male: intanto, gran parte dei detenuti sono effettivamente in sciopero, coordinati coi milanesi e coi torinesi. Hanno smesso di scioperare, invece, ventotto di loro che questa mattina hanno preferito smontare un pezzo del tetto e scapparsene via. La notizia di questa nuova evasione è circolata nei Centri del nord Italia prima ancora che nelle righe dei lanci di agenzia. Davvero una buona giornata, oggi.

Qualche aggiornamento
Nel pomeriggio, i reclusi di Torino hanno interrotto lo sciopero della fame.
Intanto, si è saputo che il Tribunale della Libertà ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari fatta da Fais Benamor, il recluso di Brunelleschi arrestato in seguito al suo tentativo di fuga dall’ambulanza il 14 marzo scorso.
I cinque che avevano tentato l’evasione lunedì mattina, infine, hanno avuto questa mattina l’udienza di convalida in carcere ed aspettano ora una risposta da parte del giudice.