Merda
29 maggio. Eccolo finalmente sfilare il tanto annunciato corteo dei Comitati del quartiere Aurora, organizzato in prima persona dalla consigliera di circoscrizione del Pdl Patrizia Alessi. Ma chi si aspettava la marcia su Palazzo di Città di un intero quartiere è rimasto deluso. E sì perché a sfilare strette strette c’erano un centinaio di persone. E se a questi cento si tolgono i portavoce dei Comitati (Pino Lamendola, Domenico Panetta e Carlo Verra, tra gli altri) con familiari a seguito e i politici (Petrarulo, Ghiglia, Ventriglia, Ravello, Borghezio, Carossa…) con relativi guardaspalle e portaborse non è che rimangono grosse masse. Un po’ di gente del quartiere c’è, certamente, ad urlare contro bivaccatori, clandestini, tossici e anarchici rovesciatori di cassonetti. Ad urlare contro i propri vicini di casa, insomma, visto che in Aurora ci vive anche molta gente che ama bivaccare in strada, o che non ha il permesso di soggiorno, o che ama sostanze illegali… E ci bazzicano anche vari anarchici che, quando sono incazzati, arrivano pure a rovesciar cassonetti.
Sta di fatto che, sin dalla partenza, i manifestanti sono costretti a sfilare ben protetti dalla polizia. Un gruppetto di contestatori urla loro “razzisti!”, altri li guardano stupiti, altri ancora li deridono. Quando da un balcone piove un petardo, la polizia ammanetta un ragazzo maghrebino un po’ a caso, poi lo molla. Alla metà percorso, da un angolo, il corteo viene sfiorato da un rapidissimo lancio di merda e i soliti bivaccatori del quartiere, ai lati, se la ridono.
Il corteo termina tristemente di fronte al municipio, non senza avere raccolto contestazioni anche da qualche balcone di Porta Palazzo, dove sin dal giorno prima erano comparsi i manifesti che seguono.