Un mese di lotta contro i Cie

Lo scorso 8 agosto sono entrate in vigore le nuove leggi razziali chiamate Pacchetto Sicurezza, che tra l’altro prevedono l’aumento da due a sei mesi del tempo massimo di reclusione degli immigrati nei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie).
Già lo scorso marzo rivolte e tentativi di evasione avevano bloccato una legge simile. Ora il governo ci ha riprovato, e sono ricominciate anche le proteste all’interno dei Cie: dall’8 agosto in avanti a Gradisca, Milano, Torino, Lamezia, Bari, Brindisi, Modena i reclusi si sono in vario modo rivoltati, diversi sono riusciti a fuggire e grazie alla loro lotta la capienza complessiva dei Centri si è ridotta, seppur temporaneamente, di almeno 100 posti e la macchina delle espulsioni fatica a funzionare.
In particolare dopo la rivolta che ha semidistrutto il Centro di via Corelli a Milano quattordici reclusi sono stati arrestati (e due nei giorni successivi a Bari): gli accusati di Milano stanno affrontando un processo che grazie alla loro determinazione e alla solidarietà esterna si sta trasformando in un atto di accusa contro i Cie e chi li gestisce. Sin dalla sua ripresa il 21 settembre occorrerà mobilitarsi per continuare su questa strada.
Proponiamo un incontro per fare il punto della situazione, ascoltare contributi audio e testimonianze, valutare come sostenere nel modo migliore le prossime ribellioni. Perché la nostra battaglia è lunga e difficile, ma può essere vinta.

Libertà  per tutti! Guerra ai razzisti! Fuoco alle prigioni!

Martedì  8 settembre 2009
Presso i giardini di via Bologna angolo via Pisa, a Torino
ore 19.30 aperitivo benefit spese legali detenuti CIE di Milano
ore 21.00 assemblea