Un mese di sciopero della fame
Un mese senza mangiare, da solo, per essere regolarizzato. Perché gli venga riconosciuto di aver lavorato per anni con un contratto regolare. Un mese di sciopero della fame individuale. Robe da pazzi, direte voi. E infatti oltre a tenerlo rinchiuso al Cie di Gradisca, volevano fargli pure un TSO, un Trattamento sanitario obbligatorio, per levarselo di torno. Ora è in ospedale, perché ha perso troppo peso. E continuerà a non mangiare finché non vedrà il Giudice di pace che deve decidere del suo destino.
Ascolta un’intervista con il recluso in sciopero della fame
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E il suo appello in arabo
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