L’acqua calda
Ancora proteste al Cie di Torino. Apprendiamo dai giornali che nella sera di martedì i reclusi hanno iniziato a protestare per la mancanza di acqua calda all’interno delle celle. Prima di iniziare a parlare di “un problema di carattere logistico”, la direzione ha immediatamente chiamato rinforzi per sedare la protesta. Ma gli animi dei reclusi si sono immediatamente scaldati e le guardie sono state accolte da un lancio di oggetti che le ha fatte indietreggiare. La protesta è rientrata solo quando dai rubinetti ha ricominciato a uscire acqua calda.
Al telefono, i reclusi confermano questa storia. E aggiungono che ultimamente ogni giorno ci sono proteste di questo tipo e che la tensione è costante. Riemerge la consapevolezza che l’unico modo per affrontare un qualsiasi problema, dal decoder digitale ai boiler, è farsi sentire, far casino, lottare. Per qualcuno sarà un po’ come scoprire… l’acqua calda. Ma di questi tempi non è poco. Anzi è un ottimo segnale.