Senza pietà
«È una persecuzione, fanno come ha fatto Hitler con gli ebrei. Sono senza pietà con noi». Questa è la conclusione del breve racconto che ci ha fatto al telefono un giovane ospite del Cie di Ponte Galeria questa sera. Ieri un suo compagno di gabbia ha provato a darsi fuoco per protesta nell’infermeria del Centro. Sbarcato da poco in Italia, una mano paralizzata a causa di una operazione malriuscita fatta nel suo paese, stava chiedendo al responsabile sanitario del Centro se era possibile farsi curare in Italia, ricevendone in cambio, più o meno, questa cortese risposta: «non ce ne frega niente della tua mano, è un un problema vecchio, vai da Berlusconi e fatti aiutare da lui». Per fortuna il fuoco è rimasto circoscritto al petto, causando pochi danni.
E poi ci sono tutte le altre storie di Ponte Galeria: il riscaldamento che non va, i tentativi continui di suicidio, l’autolesionismo diffuso, la brutalità della polizia, il cibo scadente.
Ascolta una testimonianza, in francese:
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2009/12/da-ponte-galeria-22-dicembre-francese.mp3]Ed un’altra, in italiano:
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2009/12/da-ponte-galeria-22-dicembre_italiano.mp3]Aggiornamento 23 dicembre. Continua la tensione dentro a Ponte Galeria: anche oggi un recluso si è ferito gravemente per protesta, questa volta alle braccia. In infermeria gli hanno dato parecchi punti di sutura ed ora è di nuovo nelle gabbie insieme ai suoi compagni.