Guardando Roma

Dopo settimane di sciopero della fame “a staffetta”, i reclusi del Cie di via Corelli  a Milano hanno ripreso a scioperare tutti assieme, in maniera compatta e determinata. Lo hanno deciso non appena hanno saputo della grande rivolta di Ponte Galeria, un po’ in solidarietà con gli arrestati di Roma e un po’ semplicemente seguendone l’onda. I motivi della mobilitazione sono sempre gli stessi, gli stessi dell’ultimo mese – che poi sono gli stessi  di tutte le  mobilitazioni da questa estate in avanti.

Questa volta, però, i reclusi avvertono: fino ad ora sono stati tranquilli, limitandosi a scioperare. Ma a forza di non essere ascoltati (né dalla Croce Rossa, né dalla Polizia, né dai politici) stanno per perdere la pazienza…

Ascolta questa intervista, raccolta da Radiocane all’interno delle gabbie di via Corelli:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2010/04/corellame.mp3]

 

Intanto sono arrivati a Torino tre dei reduci della sommossa di Ponte Galeria. Uno di loro era tra gli arrestati e, una volta “scarcerato”, è stato trasportato a Torino insieme ad un grosso gruppo di senzadocumenti provenienti dal Cie di Crotone. Altri, da Ponte Galeria, e da Regina Coeli sono stati portati nei Centri di Lamezia Terme e a Crotone.

Da cinque giorni, poi, tre prigionieri di corso Brunelleschi sono in sciopero della fame, e uno di loro è stato messo in isolamento.

 

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