Il sindaco di Albenga rilancia

Albenga, 17 maggio 2010 Il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri interviene su alcune dichiarazioni del Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando in materia di immigrazione, rilasciate lo scorso fine settimana durante la sua visita ad Albenga e rilancia la controversa idea di un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) anche per la regione Liguria, uno dei cavalli di battaglia della Lega Nord. Ma non ad Albenga.
“Prendo atto”, dichiara il Sindaco, “che il Governatore della Regione Liguria, nel suo secondo mandato, si è reso conto delle problematiche legate all’immigrazione che emergono nella Città di Albenga, così come in numerose altre realtà della nostra provincia e della regione stessa, dovute in parte al buonismo utilizzato dalle forze di sinistra che hanno governato negli ultimi cinque anni”.
“Con la tolleranza zero, nonostante alcune prevedibili incomprensioni iniziali, tutto si appianerà grazie all’immenso lavoro di coordinamento eseguito dal Prefetto e dal Questore, con la partecipazione di tutte le forze dell’ordine e della Polizia Municipale, ai quali va un particolare ringraziamento per l’impegno che hanno assunto nel far rispettare le ordinanze. Le criticità legate ai fenomeni migratori, da risolversi attraverso l’allontanamento dei clandestini e l’opera di contrasto dei flussi di irregolari in arrivo sul territorio ligure, potrà avvenire non per mezzo delle moschee, ma attraverso la realizzazione di un Centro di Identificazione ed Espulsione, il quale, a mio giudizio, potrebbe trovare luogo in grandi realtà quali Genova o La Spezia”.
“È possibile realizzare almeno un CIE sul territorio regionale, dal momento che la legge regionale anti-cie in allora assunta dalla prima maggioranza Burlando è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale”, conclude il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.

 

(Redazione Corsara)