Una evasione, e qualche parola
Ancora una evasione dal Cie di Gradisca. Questo pomeriggio ci hanno provato in nove, ma due sono stati subito ripresi, rimessi nelle celle e picchiati pesantemente. Degli altri sette invece, per ora, non ci sono notizie: è possibile dunque che siano riusciti ad allontanarsi e che ora siano liberi. Come ricorderete, l’ultima evasione da Gradisca è stata solo due giorni fa ed ha avuto come protagonisti i responsabili di Connecting People, il consorzio di cooperative che gestisce il Centro: per punire un gruppo reclusi troppo irrequieti, infatti, gli operatori ne avevano stipati 40 in una cella da 8 e questi, con la forza data dalla rabbia e anche dal numero, erano riusciti a sfondare una grata ed arrampicarsi sul tetto verso l’uscita.
Questo episodio dell’altro giorno – oltre a far fare un figura barbina a Connecting People che è riuscita a farsi fare la morale persino dai sindacati di Polizia – dimostra ciò che alcuni van dicendo da anni, e cioè che gli enti gestori dei Centri hanno compiti più di tipo carcerario che di assistenza e che l’umanitarismo che spesso professano è semplicemente il mascheramento ideologico di un settore economico in costante crescita in tutto il pianeta: la gestione e il controllo delle eccedenze umane in condizioni di emergenza. Disastri ambientali, inquinamento, guerre, sradicamento sociale… l’ordinaria amministrazione dell’economia planetaria produce flussi di profughi, e da questi si può estrarre valore solo a patto di falsare il piano del discorso, confondere le cause con gli effetti e ribaltare il senso delle parole. A spanne, il modello di copertura ideologica che usano tutti i giorni la Croce Rossa, la Misericordia, Connecting People, ecc. per giustificare i loro affari nei Centri ricorda molto da vicino i meccanismi mediatici e di propaganda che, poco più di dieci anni fa, hanno trasformato l’intervento militare ed economico della Nato nei Balcani in una “guerra umanitaria”. Che poi questo modello lo si declini in chiave cattolica, come fa la Misericordia di Giovanardi, o in chiave multiculturalista e laica, come fa Connecting People, poco importa: l’importante è poter continuare a riscuotere il proprio stipendio di secondini senza tante rotture di coglioni.
(Nell’immagine qui sopra potete leggere le scritte comparse la notte scorsa sulla fiancata di una ambulanza di proprietà della Confraternita della Misericordia di Rifredi, a Firenze. Un’altra ambulanza ha subìto lo stesso trattamento mentre due altri mezzi – non di pronto soccorso – della Confraternita sono stati direttamente incendiati.)